Siti Immersioni

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Grotta dei Gamberi
Punto di immersione di interesse sia naturalistico che storico. Al largo della punta Duilio Marcante trovò, nel 1959, alcuni resti romani a circa 50 metri di profondità. La Punta, ricca di massi e spaccature, è ricca di cernie e pesci di grosse dimensioni. A circa 37 metri di profondità vi è una grotta sommersa, popolata da un gran numero di gamberetti.
Secca dell'Isuela 
A circa 200 metri dalla costa di fronte a Punta Chiappa, la secca sale da circa 60 metri di profondità per arrivare a soli 18, in piena corrente e, pertanto, piena di vita. È ricca di dentici, tonni e pesci luna nella stagione estiva e, nelle spaccature lungo la parete, ricche di corallo rosso e di madreporario giallo, è facile incontrare cernie, aragoste, astici e murene. Sul fondale vi è abbondanza di gorgonia rossa e, talvolta, è possibile incontrare gattucci vicino alle loro uova, posate sui rami di gorgonia. Tra i massi del fondale si possono trovare rami di leptogorgia (o Lophogorgia) e la rara gorgonia verrucosa.
Grotta dell’Eremita 
Un'immersione di media difficoltà, che digrada a parete fino a raggiungere il fondale sabbioso a circa 30 metri di profondità. Andando verso il largo, tra le rocce, vi è gran abbondanza di corallo rosso, di aragoste, gorgonie e murene. Il nome deriva da una leggenda medievale, la quale narra della presenza di un eremita nella profonda spaccatura di fronte al mare.
Punta della Torretta 
La punta della torretta (che prende il nome dalla vecchia torre che svetta sulla roccia di fronte al mare) si presenta come parete, verticale prima e in seguito terrazzata prima di riprendere la discesa fino ai 39 metri di profondità. È ricca di gorgonie rosse ed è punto di passaggio per dentici e, talvolta, per i barracuda nei periodi caldi. Al di sotto del terrazzamento, tra le spaccature, sono abbondanti le colonie di corallo rosso.
Cristo degli abissi 
La statua, voluta da Duilio Marcante, si erge a circa 15 metri di profondità nella baia di San Fruttuoso, ed è facilmente accessibile da qualsiasi subacqueo. La zona è ricca di stelle marine rosse e di fauna bentonica.
Punta dell’Indiano 
Immersione semplice, ideale per la pratica e per immersioni poco impegnative, data la profondità limitata, dai 12 ai 20 metri. Il fondale è ricco di palle verdi, un'alga di forma circolare che assomiglia ad una palla depressa nella zona centrale. È inoltre possibile estendere l'immersione lungo la parete a ovest del punto di discesa che si estende fino ad una profondità di 45 metri circa.
Dragone 
L'immersione è caratterizzata da una grande parete rocciosa che entra in mare; si attraversa passando per un tunnel sommerso che porta a circa 18 metri di profondità, per poi digradare a parete. La zona è ricca di coralli, spugne, e margherite di mare.
Grotta della Colombara 
La zona è caratterizzata da tre differenti grotte, poste a livelli differenti, una che affaccia direttamente sulla superficie e due sommerse. La prima è particolare per via dalla possibilità di sbucare in superficie all'interno di una spaccatura all'interno del Promontorio. La profondità massima è di 39 metri, e le tre grotte si trovano a 33, 20 e 8 metri di profondità.
Secca Gonzatti
La secca Gonzatti (dal nome di Dario Gonzatti, uno dei pionieri della subacquea italiana) è uno scoglio che, da sei metri di profondità circa, si immerge fino ai 50 sul lato esterno e 25 su quello verso il Promontorio. È un punto di caccia per i dentici e barracuda ma è ricca anche di scorfani, saraghi, gorgonie e coralli.
Targa Gonzatti 
L'immersione, possibile fino ai 20 metri verso la costa e a 34 dall'altro lato, è ricca di corallo e di murene e di gorgonia rossa.
Scoglio del Raviolo 
Consiste in una parete affioranete che scende in mare fino a 15 metri di profondità; è ricoperta dalla gorgonia bianca e gialla in principio, poi da quella rossa. La presenza di madrepora arancione, accompagnata da spugne e serpule, è segnalata all'interno di una delle due grotte che caratterizzano l'immersione. La seconda grotta, a 36 metri di profondità, è più ampia e ospita spesso astici e gronghi.
Testa del Leone 
La Testa del Leone consiste in una ripidissima parete rocciosa, che si immerge a 50 metri di profondità in mezzo a branchi di castagnole rosse. A 9 metri si trova una grotta con una sorgiva di acqua dolce sottomarina, particolare per l'effetto ottico di rifrazione che dona all'acqua. Verso i 30 metri, zona da prediligire per l'immersione, fanno da padroni gronghi, mustelle e cernie.
Scoglio del Diamante 
Tra i 30 e 40 metri si trovano grandi massi, che ospitano gorgonie rosse, cernie e mustelle.
Relitto del Mohawk Deer 
Il relitto è un piroscafo da carico varato nel 1896 e affondato il 5 novembre 1967[8] durante il rientro in porto per la demolizione; l'immersione parte da circa 18 metri di profondità e arriva a circa 50.
Altare 

Una delle immersioni ad elevato interesse naturalistico della Riserva, il fondale consiste in un profondo canyon ricoperto da una ricchissima colonia di corallo rosso, probabilmente la più bella della zona; l'imbocco della spaccatura è intorno ai 30 metri, pertanto raggiungibile solo da sub esperti. Oltre al corallo sono frequenti aragoste, nudibranchi, cernie brune e gorgonie, visibili talvolta anche limitandosi ad un'immersione meno profonda.
Punta Vessinaro 
Una franata sassosa si estende fino a oltre 50 metri di profondità, dove si trovano rami di leptogorgia. Il resto dell'immersione è caratterizzato da triglie e bavose, assieme a rami di gorgonia bianca e gialla.
Chiesa di San Giorgio 
Sulla costa rocciosa vicino alla chiesa di San Giorgio si scende fino ai 30 metri tra grotte e anfratti, in cui si trova gran varietà di pesce. Nella zona si trova anche una ampia grotta, a circa 10 metri di profondità
Faro 
Una delle immersioni più impegnative della zona, per via delle forti correnti che spesso l'interessano. Nella zona è frequente l'avvistamento di cernie, ricciole, dentici, corvine e tonni. Questa immersione si apprezza appieno se affrontata in assetto tecnico: dalla boa ci si dirige in direzione sud, seguendo il fondale, incontrando cosìuna lingua di sabbia costeggiata sulla destra da rocce. Da lì ci si immerge fino a circa 60 metri, dopodiché è possibile voltare verso ponente, dove si trova una parete e un grosso scoglio ricco di corallo, oppure proseguire dritto attraversando una sella di sabbia fino ad una cresta rocciosa ricca di corallo che sprofonda verso i 70 metri.